CONSIDERAZIONI ALL’ESITO DELLA CAMPAGNA REFERENDARIA
La raccolta delle firme necessarie per l’ammissione dei tre quesiti referendari contro l’invio di armi in Ucraina è terminata.
Il quesito proposto dal comitato Ripudia la guerra non ha raggiunto le 500.000 firme necessarie.
I due quesiti proposti dal comitato Generazione future sono in corso di valutazione mediante conteggio delle relative firme da parte della Corte di Cassazione, ma non ci facciamo illusioni sul raggiungimento del quorum.
Questa campagna referendaria ci consegna alcuni dati di fatto.
E’ un dato di fatto che centinaia di migliaia di cittadini hanno firmato per far cessare l’invio di armi e per far svolgere all’Italia un ruolo di mediazione piuttosto che di mera esecutrice di ordini Nato.
E’ un dato di fatto è che nessun partito presente in parlamento può oggi rappresentare quei cittadini.
E’ un dato di fatto che i canali di informazione di massa contrastano efficacemente qualunque iniziativa volta a far emergere nuove forze politiche in grado di coinvolgere l’ampia parte di popolazione priva di rappresentanza.
Uniti per la Costituzione ha raccolto nella sola Città di Genova, in poche settimane, più di 2.500 firme per ciascuno dei tre quesiti, facendo decine di banchetti e unendo le proprie forze con ciascuno dei due comitati referendari e con chiunque remasse dalla stessa parte.
Nessuno si aspettati successi eclatanti o cambiamenti repentini, il nostro compito è di tenere viva una fiammella nel buio della politica italiana.
BLOG/NEWS
POTERI SPECIALI AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO. COSÌ IL GOVERNO SI PREPARA A FARCI ENTRARE IN GUERRA.
Intervento in aula del 12.05.22 Nel silenzio dei media e [...Continua a leggere]
UNITI PER LA COSTITUZIONE – PROSSIMI APPUNTAMENTI
L'elenco è in costante aggiornamento SABATO 14 MAGGIO - Agorà [...Continua a leggere]
PNRR E DISABILITÀ: LA QUESTIONE DEI FONDI EROGATI AL COMUNE DI GENOVA.
https://www.youtube.com/watch?v=X4CthFWuouY Purtroppo nutro enorme sfiducia rispetto al PNRR, che [...Continua a leggere]
DL UCRAINA: VOTERÒ NO ALLA FIDUCIA
Il presidente del Consiglio Draghi più che un nonno al [...Continua a leggere]
UNITI PER LA COSTITUZIONE – PROSSIMI APPUNTAMENTI
UNITI PER LA COSTITUZIONE - Crucioli Mattia L'elenco è in [...Continua a leggere]
Uniti per Costituzione
Uniti per Costituzione - Mattia Crucioli Ecco un elenco delle [...Continua a leggere]
MATTIA CRUCIOLI
Nato a Genova il 5 maggio 1976, ove vive da sempre, sposato, con figli. Laureato con lode nel 1999 presso l’università di Genova, Facoltà di Giurisprudenza, con una tesi in materia di diritto amministrativo sulle Aree marine protette.
Ha conseguito un Master con borsa di studio in diritto comunitario e dei trasporti “European Transport Law” presso l’Università degli Studi di Udine (2000-2001). Ha svolto attività di funzionario presso l’ufficio “Regolazione dell’attività di impresa” dell’Autorità Portuale di Trieste (2001-2002). Ha svolto attività di assistente nelle materie di diritto internazionale e comunitario presso l’Università degli Studi di Udine; è stato membro designato da enti pubblici per commissioni di gare per appalti di servizi pubblici…
UNITI PER LA COSTITUZIONE
I valori della nostra Costituzione sono sotto attacco ed è sempre più evidente il drastico peggioramento della qualità della nostra vita e l’aumento di feroci conflitti sociali.
Alcune forze politiche hanno compreso che è necessario utilizzare ogni occasione elettorale per contrastare, a tutti i livelli, ciò che caratterizza il “sistema Draghi”: omologazione, autoritarismo, frammentazione sociale, discriminazioni, privatizzazioni, agevolazione dei grandi interessi economici, distruzione dell’ambiente, impoverimento del ceto medio e precarizzazione dei lavoratori.
Tali forze hanno altresì compreso che solo unendo i propri sforzi potranno organizzare e rappresentare i tantissimi cittadini che sono stati traditi dai partiti votati nel 2018 e che oggi sono diventati parte integrante del sistema Draghi…
INSIEME PER I NOSTRI VALORI
Inviare armi in Ucraina significa accettare il rischio di una escalation bellica violando la legge n. 185 del 1990; tale norma saggiamente ricorda che la Costituzione repubblicana ripudia la guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali, sancendo che l’esportazione ed il transito di materiale bellico sono vietati “verso i Paesi in stato di conflitto armato”.
Da paese neutrale, invece, dovremmo promuovere negoziati di pace che tengano in considerazione le richieste formulate da tutte le parti coinvolte.
E’ ormai assodato che il green pass non garantisce luoghi sicuri dal Covid. Possedere il green pass non significa non potersi contagiare o contagiare gli altri. Significa solo che lo Stato ti impone un obbligo burocratico, mettendo scadenze e condizioni alle tue libertà e danneggiando l’economia.
Il governo sostenuto dai partiti di maggioranza (pd, m5s, iv, fi, lega, leu) avanza veloce verso la riforma del catasto imposta dall’unione europea che aumenterà le tasse sulle case degli italiani. Invece che aiutare le famiglie in difficoltà per il vertiginoso rincaro delle bollette, la politica italiana obbedisce agli ordini di chi, in europa, vuole garantire che il piano di rientro per i prestiti ricevuti sia onorato ad ogni costo.
In tutta Italia, ma soprattutto a Genova, gli interessi delle grandi catene di distribuzione dettano legge distruggendo il piccolo commercio e desertificando il tessuto sociale e produttivo dei quartieri.
Nella nostra città le amministrazioni di centrosinistra prima e quella di centrodestra ora, hanno fatto a gara a chi faceva aprire più grandi supermercati e centri commerciali.
Nel nostro programma prevediamo di invertire la rotta e aiutare negozi di prossimità e botteghe storiche.
Le poche aree verdi vanno tutelate al massimo. L’attuale amministrazione, invece, modifica il piano regolatore con superficialità incredibile, come accaduto ad esempio nel caso di Vesima, dove l’ultima valle agricola di Genova potrebbe essere completamente cementificata, o come nel caso di Nervi, in cui l’ampia area verde di Via Campostano potrebbe essere distrutta per far sorgere l’ennesimo mega supermercato. Noi, al contrario, nel nostro programma ci impegniamo a tutelare ed aumentare le aree verdi, a rendere fruibili a tutti campi dove socializzare e fare sport, e soprattutto a garantire che le spiagge possano essere sempre accessibili gratuitamente. É mai possibile che, ad esempio in Corso Italia, i genovesi non possano farsi un bagno senza pagare pedaggio?
Draghi e la sua servile maggioranza perseguono gli interessi delle elite finanziarie, per questo vogliono che le multinazionali possano mettere le mani su tutti i servizi pubblici locali.
Noi, invece, vogliamo difendere tutto ciò che è pubblico, rendendo semmai la gestione pubblica più efficiente e trasparente. Su come farlo, abbiamo tante idee concrete che potrai leggere nel nostro programma elettorale per le prossime elezioni comunali genovesi.